Care Socie e Cari Soci,

veniamo da quasi due anni assolutamente extra-ordinari. Pensavamo di vivere in un’epoca di cambiamenti. Ci siamo trovati in un cambiamento d’epoca. Inatteso.

Imprevedibile. Incredibile. E che, purtroppo, non pare ancora terminato. Ma la forza dell’Umanità ha dimostrato di saper superare momenti terribili, mettendo in campo risorse economiche ingenti e competenze scientifiche di assoluta eccellenza. È per questo che possiamo (e dobbiamo) guardare con fiducia al domani.
Questa fase dolorosa e complessa, che ha causato la perdita di tantissime Persone in tutto il mondo, ha portato grandi sconvolgimenti, ma ha, speriamo, anche disvelato alcune verità: l’interdipendenza di tutti, la necessità di cooperazione per affrontare e risolvere i problemi – da quelli
individuali a quelli collettivi; da quelli ambientali a quelli della sanità – l’importanza dei beni comuni come la Salute, la Natura, la possibilità di una nuova organizzazione del Lavoro.
Un’eredità pesante da non dimenticare.
In tale scenario, la nostra Cassa, in coerenza con l’identità mutualistica di banca della Comunità, ha assicurato il proprio sostegno e la propria vicinanza a imprese, famiglie, associazioni, realtà del territorio. Lo ha fatto in molti modi: sul piano del credito e di un attento e consapevole indebitamento di famiglie e imprese, dell’accompagnamento alla gestione consapevole del risparmio, del sostegno al volontariato e alle associazioni, della solidarietà.
È la dimostrazione di come, nelle difficoltà, emerga l’attualità del modello di banca di relazione e ispirazione mutualistica e comunitaria.
Voglio tornare sulla fiducia nel domani. La ripresa misurata nel 2021 (crescita del Pil superiore al 6%) e le previsioni altrettanto positive per il 2022 (che speriamo non vengano stravolte dalla ripresa pandemica di questi giorni) consentono di avere una visione più definita (anche se
non certa!) di quanto potrà accadere nei prossimi anni. Le ingenti risorse del PNRR (che come ha detto il premier Draghi, “l’importante è che questi fondi siano spesi tutti e spesi bene, in modo efficace e con onestà”), ma anche quelle del Green New Deal europeo, quelle del Next generation, non potranno non avere riverberi anche nelle nostre Comunità di riferimento.
Possiamo e dobbiamo attenderci dalla Politica il miglior utilizzo possibile e non possiamo non condividere le parole d’ordine, semplici e concrete, che dovrebbero caratterizzarne la concludente azione: Giovani, Digitale, Verde. Anche la nostra Cassa dovrà fare i conti con le evoluzioni normative e tecnologiche. Dai Soci ci aspettiamo comprensione per questo sforzo di coniugare le esigenze della modernità con il privilegio della tradizione.
La visione oltre la nebbia degli ultimi anni ora è più chiara. Purtroppo non è altrettanto chiaro quanto sia ancora profondo questo banco di nebbia.
Insieme a queste opportunità, sappiamo che ci sarà un mondo di Imprese, Persone e Famiglie che potrebbero fare fatica ad adeguarsi in tempo, situazioni dolorose che non potranno essere perpetuate e sostenute, ma dovremo fare la nostra parte per aiutare a trovare una soluzione.
È anche per questo che, in linea con la nostra consolidata prudenza, già lo scorso anno abbiamo accantonato somme ingenti per fare fronte agli inevitabili crediti deteriorati e continueremo anche quest’anno a corazzare il nostro bilancio con altrettanti accantonamenti prudenziali, perché sappiamo che tutte le crisi, economiche e non, si riflettono sui numeri delle banche dopo 18-24 mesi.
I tempi, l’intensità e soprattutto la qualità della ripresa annunciata dipendono da molteplici fattori. In questo campo le Casse di Credito Cooperativo sono, per certi versi, facilitate. Non agiscono solo con la calcolatrice (anche se la usano sempre con dovuta attenzione). Conoscono il territorio e, soprattutto, conoscono le Persone. Sanno valutare i progetti non solo con l’econometria e sanno che talvolta serve la giusta pazienza. Ma soprattutto, permettetemi, sanno afferrare al volo le occasioni come quelle dei vari bonus per le ristrutturazioni edilizie che
consentiranno di avere abitazioni più sicure, più belle, più economiche e più eco-compatibili che faranno il nostro territorio ancora più attrattivo.
Su questo numero della rivista trovate un sommario di articoli che evidenziano proprio la nostra missione. La nostra è una Cassa solida, come testimonierà anche il bilancio che sottoporremo alla vostra approvazione nei prossimi mesi; è una Cassa che, dalle limitazioni imposte dal
Covid-19 cerca di trovare opportunità, spazi di cooperazione, lavoro condiviso.
Ma il nostro impegno va oltre il fare banca: sosteniamo attivamente il Sociale; diamo una mano a mettere in sicurezza le Comunità anche con il progetto defibrillatori; sottolineiamo le eccellenze produttive ed enogastronomiche del nostro ambito; scaviamo nella storia del territorio con articoli che ci ricordano da dove veniamo; guardiamo con attenzione alle nuove Generazioni con le Borse di studio.
Questo cerchiamo di fare e tanto altro. E lo vogliamo fare con Voi che già siete Soci e con altri che inviteremo a farsi Soci. Perché una Cassa di Credito Cooperativo è espressione delle sue Comunità di riferimento e i Soci ne sono i rappresentanti.
Oggi più che mai. È un’identità che si evolve, che supera difficoltà, che vuole guardare lontano. Una realtà che è parte del settimo Gruppo Bancario in Italia: Cassa Centrale Banca. Un Gruppo solido, organizzato, che ha scelto di essere cooperativo e differente, che garantisce considerevoli ricadute economiche alla nostra regione e che destina ingenti risorse in iniziative e azioni nel sociale.
Ne siamo orgogliosi. Orgogliosi di essere affidabili e laboriosi.