Il sistema del Credito Cooperativo differente e innovativo, per dare maggior valore aggiunto ai Soci e alle Comunità di riferimento.

Sono ormai passati quasi due anni da quando è partito il progetto della nostra Cassa di Credito Cooperativo. Pur consapevoli che si tratta di un percorso articolato e complesso, che ha bisogno dei fisiologici tempi di maturazione e di realizzazione, e che al miglioramento non c’è mai limite, mi pare che possiamo confermare come la via imboccata sia quella giusta.
E la consapevolezza di essere sulla strada giusta trova conferma anche nei primi mesi di vita del Gruppo Bancario Cooperativo (GBC) al quale aderiamo. Infatti, fino a ora, la capogruppo, Cassa
Centrale Banca, pur avendo fin da subito attivato tutto quanto necessario a svolgere il suo ruolo di governo, coordinamento e controllo, non ha mai avuto bisogno di spingere il nostro Consiglio di amministrazione verso scelte strategiche e/o decisioni operative che non avremmo comunque assunto a prescindere dall’adesione al GBC.

Avrete sicuramente notato che, a differenza di altre realtà bancarie, non abbiamo dato alcuna enfasi ai nostri risultati semestrali. Non perché non la meritassero, anzi! Ma perché siamo convinti che, per una Bcc, i risultati numerici siano la conseguenza quasi inevitabile di un corretto lavorare a beneficio di Soci e clienti e non un fine da pubblicizzare.

Infatti, le due cose più importanti di un’azienda: le Persone che ci lavorano e la sua reputazione, non si trovano nei bilanci.
Possiamo comunque confermare, a tutti i Soci, che i risultati andamentali al 30 giugno 2019 segnano significativi progressi in tutte le dimensioni e che, pur in un assetto normativo più complicato e costoso e in un contesto di mercato e macroeconomico certamente non favorevole, anche il risultato economico segna un sostanziale incremento rispetto a quello dell’anno scorso e in linea con le migliori aspettative di budget.
La riforma del sistema bancario, dopo la crisi del 2008, che ha reso molto più complesso e gravoso “fare banca” e le spinte del mercato, stanno indirizzando il settore, in tutta Italia (e, prima ancora, in tutta Europa) a significativi processi di “riorganizzazione della rete” che, nel linguaggio di tutti i giorni, stanno a significare chiusura di sportelli dove i volumi non ne giustifichino più la presenza e conseguente riduzione del personale.
Per quanto riguarda il Credito Cooperativo, stiamo assistendo a numerosi processi aggregativi (che in Fvg sono già avvenuti nel corso dell’ultimo biennio, ma non credo siano terminati!) i quali portano anche le Bcc a seguire l’esempio delle banche nazionali in tema di chiusure di sportelli.
Ora, se è vero che l’evoluzione della normativa, del costume e della tecnologia produce sempre “cambiamento”, è altrettanto vero che non è così scontato che questo cambiamento sia sempre anche sinonimo di “progresso”.

In tale contesto, il Consiglio di amministrazione e le Persone che lavorano in PrimaCassa Fvg, sono consapevoli che la cooperazione in generale, e quella di credito in particolare, non può e non deve essere data per scontata nello sviluppo delle nostre Comunità e sono alla ricerca di soluzioni differenti.

Come sapete, attraverso l’uso di strumenti tecnologici all’avanguardia (ATM evoluti, Firme grafometriche ecc.) e la rimodulazione degli orari differenziati nei nostri sportelli, stiamo lavorando per garantire il servizio di cassa 24 ore al giorno per tutti i 365 giorni all’anno e per fornire un adeguato supporto di consulenza qualificata, su appuntamento, per meglio tarare le soluzioni in base alle reali necessità di ciascun Socio e cliente.

Si tratta di scelte, in parte controcorrente e in parte fortemente innovative rispetto al restante sistema bancario, ma siamo convinti che sia anche questo ciò che caratterizza il valore aggiunto che vogliamo, possiamo e dobbiamo creare a vantaggio dei nostri Soci e delle nostre Comunità di riferimento.