Una nuova società consortile per la valorizzazione della filiera lattiero-casearia regionale.

Nei mesi scorsi, 13 aziende friulane hanno costituito “Naturalmente, da latte friulano”, una società consortile fondata sulla condivisione dell’obiettivo strategico di dare un concreto sostegno alla filiera lattiero-casearia della regione, rafforzando la competitività delle imprese e dell’offerta territoriale. A presiederla è stato chiamato Narcisio Trevisanut, conduttore della Latteria di Pradis, che ci ha spiegato l’ambizioso progetto.

Chi sono i soci di questa interessante iniziativa?

Ampiamente rappresentative della filiera e utilizzatrici di latte ottenuto in assoluta prevalenza in Friuli, con forniture alimentate da oltre 200 stalle e la raccolta di una importante aliquota del latte originato in regione, le aziende socie della nuova società consortile operano in tutti i settori che danno vita al comparto a monte della produzione: dalla raccolta alla preparazione e distribuzione del latte, alla lavorazione dei prodotti freschi; dalle tradizionali latterie fino ai moderni caseifici specializzati nella stagionatura del formaggio, Montasio Dop in particolare.
Otto soci hanno sede nell’udinese e 5 nel pordenonese, con 3 aziende operanti in zona montana. Per obbligo statutario, tutti i soci assicurano che almeno il 75% delle loro attività lattiero-casearie e delle lavorazioni è ottenuto da latte proveniente dal Fvg (ma siamo oltre il 90%).

Quali obiettivi vi proponete?

Preliminarmente, si guarda a un modello socio-economico che operi per la salvaguardia della produzione di latte e delle stalle in condizioni di qualità, benessere animale e sostenibilità, obiettivi sui quali pesano anche le note incertezze in materia energetica e di alimentazione degli animali. Sono aspetti produttivi che vanno declinati assieme a una strategia economica attenta al territorio come patrimonio da difendere, per delineare durevoli percorsi di sviluppo in un quadro competitivo e sostenibile. Per giocare un ruolo attivo rispetto ai fattori che contribuiscono a valorizzare sia il territorio che la produzione primaria, la società consortile e le imprese che la compongono agiscono lungo tutta la compartimentazione a valle della filiera per assicurarsi il valore aggiunto necessario al sostegno della filiera stessa, traguardando ambiziosi progetti di modernizzazione, aggregazione e integrazione, potenziamento e specializzazione degli impianti di trasformazione e per un confezionamento al passo con le più aggiornate tendenze di mercato.

Saranno organizzati anche servizi in comune?

Ci occuperemo, fin da subito, anche di servizi integrati, allestendo per i nostri impianti e per le aziende aderenti una rete di prestazioni condivise nei settori dell’autocontrollo e delle garanzie igienico-qualitative dei prodotti e dei processi, delle pratiche sostenibili e dei presìdi ambientali, fino alla costituzione e utilizzazione di marchi e di sistemi identificativi della propria offerta. La società opererà una costante informazione del consumatore assieme ad attività di sostegno dello sviluppo dei consumi e delle vendite. “Naturalmente, da latte friulano”, infatti, si farà carico, in modo sistematico e organizzato, di operare direttamente la commercializzazione unificata di aliquote via via crescenti di prodotto, pianificato grazie a una strategia produttiva e di posizionamento studiata per ottimizzare la gamma dell’offerta.

Quali azioni intraprenderete nei confronti della montagna?

L’attenzione alle percezioni degli utilizzatori è annunciata come target di riferimento dalla denominazione stessa della società, che sancisce un patto con i consumatori evocando la sintesi delle loro principali aspettative: sia in ordine alla sostenibilità e genuinità dei prodotti (“naturalmente”); sia a proposito di una scelta rassicurante in tema di geolocalizzazione dell’origine del latte e delle stesse lavorazioni (“da latte friulano”). Per queste stesse ragioni, l’azienda integrata assicurerà una cura particolare per la montagna e le sue specifiche esigenze e potenzialità.