Si è svolto a Sauris il terzo corso di formazione per l’uso del defibrillatore (DAE) e il primo intervento in caso di emorragia messo a disposizione da PrimaCassa con il supporto dei formatori del Soccorso Alpino e dell’Associazione Medico Sportiva Italiana.

Nell’introdurre il corso agli oltre 20 partecipanti il coordinatore, dottor Luigi Blarasin, ha ricordato che la legge 116/2021 specifica che: «L’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico è consentito anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare. In assenza di personale sanitario o non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco è comunque consentito l’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico anche a chi non sia in possesso dei requisiti formativi previsti. In tal caso – ha proseguito – si applica l’articolo 54 del Codice penale a colui che, non essendo in possesso dei predetti requisiti, nel tentativo di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco, utilizza un DAE o procede alla rianimazione cardiopolmonare, ovvero, non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo».

Ha evidenziato, inoltre, che la normativa di recente emanazione ha confermato quanto previsto dal Decreto del Ministero della Salute del 24 aprile 2013 il quale obbliga, dal 30 giugno 2017, le società sportive professionali e dilettantistiche a disporre dei DAE durante le competizioni sportive, durante gli allenamenti oltre che dei relativi operatori addestrati negli impianti sportivi permanentemente o temporaneamente utilizzati. Viene pure aggiunto che gli impianti sportivi pubblici devono “condividere il DAE con coloro che utilizzano gli impianti stessi”. In ogni caso, il DAE deve essere registrato presso la centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria “118” territorialmente competente, a cui devono essere altresì comunicati, attraverso opportuna modulistica informatica, l’esatta collocazione del dispositivo, le caratteristiche, la marca, il modello, la data di scadenza delle parti deteriorabili, quali batterie e piastre adesive, nonché gli orari di accessibilità al pubblico.

Un percorso di impegno per la diffusione e formazione al primo intervento salva vita che vedrà coinvolte anche le scuole in cui il progetto “Comunità e montagna in sicurezza”, sostenuto dalle Banche di Credito Cooperativo PrimaCassa, FriulOvest Banca e ZKB Trieste e Gorizia aderenti al Gruppo Cassa Centrale Banca, coordinato da SORES in collaborazione con il Soccorso Alpino e l’Associazione Medico Sportiva Italiana, svolge la sua parte di formazione e sensibilizzazione delle comunità locali.

I prossimi corsi sono previsti il prossimo 20 novembre a Sappada presso la borgata Cima e, nel mese di dicembre, a Lavariano. Le iscrizioni vanno effettuate attraverso il sito di PrimaCassa, alla sezione Eventi: www.primacassafvg.it.